Dato che negli ultimi tempi ci ho la vita sociale di un'ameba zitella ho passato tutto il fine settimana a leggere nella dolce verzura del mio terrazzo e ho finito anche il Meneghello.
Va detto che la prima parte era più spettacolare della seconda, che appare riflessiva e nostalgica e fa sorridere invece che sghignazzare apertamente. Ci sono un paio di riflessioni che mi rimuginano: mi commuove questo senso di religiosità pagano, mi verrebbe da dire, che permea la vita dei paesani di Malo, così legato alle cose concrete e alle parole che sono qui sempre trattate come cose anch'esse, lontano dal trascendente e dal mistico: anche l'inferno e il paradiso ma l'idea stessa di Dio (cito a memoria: il paradiso sta sopra di noi, Dio sta in paradiso, ma anche in Nuova Zelanda il paradiso sta sopra di loro e quindi Dio è tondo!) e del peccato e della virtù che vengono inseriti in questo contesto ingenuo da una parte ma molto pratico dall'altra. I precetti non si devono capire, si devono imparare e basta, e questo genera tutta una serie di equivoci che il Meneghello sapientemente utilizza per veicolare, divertendoci (e divertendosi) una sua visione del mondo disincantata e moderna senza tuttavia essere mai cinica o nichilista.
Anche il periodo della guerra e della militanza partigiana vengono descritti senza compiacimento drammatico, come un cartone animato di willy il coyote dove le vite tremende e piene di stenti e le botte e la morte fanno parte di una trama che è così e basta, non c'è da chiedersi il perché.
Il senso di nostalgia viene fuori solo appena accennato nell'ultima parte, nei rari ritrovi degli amici della compagnia che si raccontano le vecchie storie e questo è ormai l'unico senso del loro stare insieme.
Anche questo piaciuto.
Commenti al Post: Libera nos a Malo
sonouncantastorie il 16/04/07 alle 15:14 via WEB
Quanto leggi. Ultimamente sto leggendo storie di pirati. E anche la storia della piraterie. Puoi chiedermi tutto. ;)
LaDonnaCamel il 17/04/07 alle 11:44 via WEB
Eh, te lò detto che le amebe zitelle escono il sabato sera molto più di me che sto a casa: mi sono fatta la scorta ;)
Sui pirati ho letto un po' di tempo fa un libretto curioso di uno che si fa chiamare Giubek Marini ma è detto esplicitamente che è un nom de plume, il titolo è Sei marinai dell'adriatico, carino, vorrebbe lasciare intendere che sono tutte storie vere...
quelluomo il 17/04/07 alle 09:00 via WEB
io leggo palomar. ma per favore non chiedermi un cazzo che non c'ho capito niente! scherzo.
LaDonnaCamel il 17/04/07 alle 11:45 via WEB
che burlone che sei :)
quelluomo il 18/04/07 alle 08:48 via WEB
buongiorno amica!
LaDonnaCamel il 18/04/07 alle 08:54 via WEB
buongiorno amico!