Una mamma sta raccontando alla sua bambina la storia del labirinto e dei due antichi costruttori, prigionieri a loro volta dell'immensa trappola per volere del re.
Cercano la fuga, i due ingegnosi, con le piume, la cera, le ali fissate sulle spalle: la pupetta sgrana gli occhioni, attenta.
Eccoli che provano l'invenzione correndo giù da una collina, l'aria che accarezza il viso, guardano il mare dall'alto e Icaro urla dalla gioia: la bambina ride.
"Icaro, Icaro, dove vai? Torna indietro! Non avvicinarti troppo al sole o la cera si scioglierà!" La bimba chiude gli occhi, se li tappa con le manine, sebbene non ci sia niente da vedere, solo le parole appena dette che si spengono sulle pareti della stanza.
Avevo scritto questo pezzo a ottobre 2006 in un altro blog e ho voglia di scriverlo ancora perché non c'è peggior sordo di chi non vuol vedere.
(questo lo dicevo nel 2007 e lo ripeto oggi, che è 30 agosto 2017)
Commenti al Post: Play it again, Camèl
Anonimo il 25/12/07 alle 19:12 via WEB
Auguri di un felice, sereno e splendido Natale dal blog Napoli Romantica...
LaDonnaCamel il 28/12/07 alle 13:02 via WEB
Grazie e altrettanto:)
J.A.Prufrock il 27/12/07 alle 22:17 via WEB
Verissimo. Ed il post meritava la ri-pubblicazione.
LaDonnaCamel il 28/12/07 alle 13:03 via WEB
Grazie. Sono poco produttiva, riciclo e ricito ;)