Ieri mi sono fatta un regalo. Ho preso su me stessa e mi sono portata a vedere la mostra di Cézanne a Palazzo Reale.
Facciamo così, mi sono detta, scegliamoci un quadro, uno solo, e guardiamo quello e basta. L'avevo sentito la settimana scorsa nel programma di Fazio di guardare un quadro solo in un museo, di più non ha senso, aveva detto Daverio.
Ha ragione, avevo pensato.
Allora facciamo uno per uno, mi sono risposta, guardiamo due quadri non di più.
E così siamo andate.
La cassiera all'ingresso voleva farmi pagare due biglietti. Ma come quindici euro, ho detto, se costa nove senza sconto. Va bene articolarsi in un dialogo interno ma mica lo sapeva lei, non parlo ancora ad alta voce con me stessa.
È perché le avevo mostrato la tessera Arci e anche l'abbonamento del tram - non sapevo quale fosse quella buona per avere lo sconto. Poi ci ho provato ma no, il catalogo gratis non te lo danno.
E adesso come facciamo a decidere quale dobbiamo guardare, mi sono detta, delle volte sono un po' pignola.
Bè, un'occhiata la dobbiamo dare a tutti, è ovvio, mi sono risposta aggirando un branco di visitatori coagulato intorno alla sua guida, andremo avanti veloce e poi torniamo indietro piano: fast forward e rewind. Come al solito.
Io ne capisco nulla di arte figurativa e me stessa nemmeno. Non l'ho studiata a scuola, non me ne sono mai occupata e quest'assenza di cultura non mi ha mai fatto un baffo.
Ma allora perché?
Eh.
Cercavo qualcosa. Una maniera di descrivere la realtà. Qualcosa da vedere, da capire senza spiegazioni. Un'interpretazione, una mediazione. Un suggerimento? Mah.
Spirito di Cézanne aiutami tu.
A dirla tutta non lo sapevo bene nemmeno io cosa stavo cercando.
Ma ecco il quadro.
Anzi due. Vicini. Uguali e diversi.
L'albero. Gli alberi, vabbè. Un albero per quadro. Due quadri, due alberi.
Era lo stesso soggetto, lo stesso luogo, deve averlo colpito di brutto se ci è stato sopra tanto a lungo, cinque anni c'è scritto. È solo un pino marittimo grande e dietro lo sfondo arancione.
In quello a destra tutto è piuttosto definito, luminoso.
Ma quello a sinistra, oh sì, quello a sinistra è precisamente lui.
Il tronco e i rami centrali sono nitidi, precisi e il resto è come sfocato. Pennellate grosse di verde sui verdi. Evidenti, sfacciate. Il trucco è svelato, eppure ci credi.
Cado in ginocchio, rapita.
Anche perché c'è una comitiva con la guida, borbottano, non vedono niente se ci sono io davanti e io non mi voglio spostare. Sono arrivata, è lui, son sicura.
Voglio carpire il segreto per trasformarlo poi in parole. Scrivere sfocato il contorno, avvicinarsi come se non fosse importante e definire, precisare, tirare fuori il succo per renderlo vivo.
Sto cercando la pietra filosofale, lo so - no, non quella di Harry Potter, quella vera di Cagliostro, per trasformare in oro lucente il piombo opaco delle mie parole.
Non è la tecnica, fessacchiotta, mi dice la pignola, è l'occhio.
Apposta sto qui a guardare. Forse, se rapisco il segreto dell'occhio, poi pure io.
E la storia? Dov'è la storia?
La storia è quel bambino. Non l'ha disegnato ma io lo vedo. Si arrampica fra i rami, si siede su quella biforcazione, là dove l'ombra si fa viola. Si mette a cavalcioni e tira fuori dalla tasca il suo pezzo di pane.
Non prenderà più le botte, l'ha promesso a se stesso. Guarda i campi arancioni, si asciuga la fronte con la manica del giacchino sdrucito. I grilli gli riempiono l'aria e le orecchie. Una formica cammina sul legno rugoso, trasporta un ago di pino.
Il resto è lontano.
Paul Cézanne, Grand pin et terres rouges, 1890-1895.
(Ero restia a mettere la foto del quadro, come se le mie parole non fossero bastanti. Non lo so se le parole bastano, come si vede dai commenti, nel post originale del 2011 non ce l'avevo messo, ma la condivisione sui social chiama l'immagine e ormai non se ne può fare a meno, mi arrendo.)
Commenti al Post: Grande pino e terre rosse
MaiMaturo il 11/12/11 alle 19:49 via WEB
Il regalo l'hai fatto anche a me, con questo post! Bellissimo. Ricco di suggestioni e suggerimenti. E poi, quella storia del bambino, alla fine. Una pennellata, pardon, un tocco d'artista. Grazie!
Hombre il 11/12/11 alle 19:53 via WEB
D'accordo, vado a nascondermi. Ma prima faccio 'sta cosa che dovevi aver fatto te, pigrona. Ed ecco a voi sua maestà il pino. Tutto eccellente, il top è il bambino e il suo pezzo di pane. per me.
Hombre il 11/12/11 alle 19:56 via WEB
uhm, avevo messo un link al pino... ma non so bene, non l'ha preso... rimedi tu?
LaDonnaCamel il 11/12/11 alle 20:04 via WEB
Eh, ci ho pensato su un po', se mettere o non mettere l'immagine. L'ideale sarebbe andare a guardarsela là, ma non potendo c'è sempre zio google
(La tua non la vedo, bo?)
LaDonnaCamel il 11/12/11 alle 20:06 via WEB
Non vedo nemmeno la mia, devono aver sabotato l'inserimento dei link nei commenti :D
OrsaBIpolare il 11/12/11 alle 20:01 via WEB
Per me quest EDS è il numero uno! E non ho letto neanche gli altri, pensa un po' ;) Tra l'altro hai scelto un quadro straordinario. (ma io ho un debole per Polsesan).
LaDonnaCamel il 11/12/11 alle 20:07 via WEB
LOL :D Grazie cara, come sai lodare tu, nessuno! :P
Lillina il 11/12/11 alle 20:19 via WEB
Se nell'ideare questo EDS avessi messo in palo un premio l'avresti vinto, bellissimo!!
LaDonnaCamel il 11/12/11 alle 22:30 via WEB
Ma allora non vale! Grazie, sei troppo buona :*
Dario il 11/12/11 alle 20:23 via WEB
La padrona di casa serve sempre i piatti migliori :-) Sai che leggendo bene noto qualcosa di nuovo nella tua scrittura? Sei più asciutta, ma senza che si noti l'opera di revisione (ecco, sono un pessimo critico ma spero si sia capito) :-) ps. spero non sparisca anche questo commento come gli altri inviati alla compagnia degli ediessari :-)l
LaDonnaCamel il 11/12/11 alle 22:39 via WEB
Ma grazie Dario, dai :) Non sai come sono contenta di averti stanato! Una cosa nuova di questo pezzo è che l'ho scritto su carta stamattina mentre curavo l'arrosto e stasera l'ho ricopiato, sarà stato il profumino ;)
Ma che è successo agli altri commenti? Spariti?
Dario il 12/12/11 alle 00:12 via WEB
di sicuro il profumino, allora ;-) per i commenti non so, ho riinviato quelli "spariti" :-)
La Carta il 12/12/11 alle 21:08 via WEB
Ho trovato una foto del dipinto in questione su d'un libro in biblioteca oggi. Molto bello, mi ha fatto venir in mente "Il barone rampante", il senso di libertà che trasmetteva. Boh, vado a farmi un giro nel bosco sopra casa, al diavolo il freddo!
LaDonnaCamel il 12/12/11 alle 21:43 via WEB
Mi fa piacere assaissimo.
Arvalius il 13/12/11 alle 11:07 via WEB
Bello. Letto davvero volentieri.
PS: Ho letto l'altra sera il tuo commento sul mio blog, ma non ho avuto tempo di scrivere niente. Sarà per la prossima volta :)
LaDonnaCamel il 13/12/11 alle 14:30 via WEB
Grazie Mario. Ti ho chiamato perché l'altra volta eri rimasto male, ti chiamerò anche la prossima.
Kisciotte il 23/02/12 alle 16:19 via WEB
Sarebbe una possibilità di valorizzare la visione della singola opera, come nella formula espositiva che da qualche anno avviene sotto le festività natalizie a Palazzo Marino. Però, sarò veniale, mi aspetto anche la parcellizzazione del biglietto. :) Un biglietto da 10 cents per l'autoritratto dell'artista, grazie!
LaDonnaCamel il 24/02/12 alle 15:37 via WEB
Daverio diceva che dove andava lui era gratis, io dico che potrebbero fare gratis almeno una mezza giornata alla settimana, per esempio la domenica mattina: una bella "educazione" alternativa ;)