Come coltivare un orto sul balcone in una città come milano e riuscire a mangiarne i frutti e anche le verdure, vantandosene su istagram.
Avrei già detto tutto quello che devo dire nel sottotitolo visto che non ci sono tecniche segrete per avere un abbondante raccolto, con questo clima tropicale che si è instaurato negli ultimi due o tre anni non devi nemmeno ricordarti di innaffiare, piove tutti i giorni e poi esce il sole, un'alternanza ideale di luce e umidità che nelle serre olandesi se la sognano.
Acqua, sole e concime sono i segreti del gardening
L'anno scorso avevo installato un impianto di irrigazione automatico che viste le abbondanti precipitazioni sto facendo andare solo ogni tanto, averlo saputo prima non avrei aggiunto agli sgocciolatoi tutti quei nebulizzatori, che quando funzionano emettono una nuvoletta d'acqua del diametro di un metro, ottima per tre o quattro vasi, anche di più se son piccoli, e quando non funzionano sparano via il terminalino come un proiettile e chi lo sa dove va a finire, se li volete usare procuratevene un numero sufficiente, almeno il 30% in più di quello che vi serve.
L'anno scorso avevo raccolto tanti pomodori, qualche melanzana e pochissime zucchine, questa volta dunque sono andata sul sicuro e ho piantato pomodori di tre qualità e melanzane come se non ci fosse un domani. nella foto qui sotto si può vedere la promogenita con ancora attaccati i petali secchi del fiore.
Il supermercato vicino a casa mette in vendita le piantine di ortaggi in certe stagioni e solo per pochi giorni: dev'essere questo il momento giusto e anche se non lo fosse io le compro quando ci sono, per forza. Le piantine sono alte già cinque o sei centimetri e rendono l'idea dello spazio che potrebbero occupare, se vuoi andare sul sicuro sono l'ideale.
I semi invece sono sempre una sorpresa, non si sa quanti ne germoglieranno, se verranno mangati dagli uccelli, se ne avremo messi troppi tutti vicini, troppo pochi, troppa acqua, freddo, caldo, vento, grandine, luce, ombra.
Avevo scritto questo preambolo un po' di giorni fa, nel frattempo la melanzana è diventata signorina e i pomodori si sono moltiplicati, sono grandi come palline da tennis ma sono ancora verdi, si vede che c'è da aspettare.
I rapanelli che ho piantato un mese fa ancora non si vedono, li avevo seminati pensando che avrebbero portato una nota di colore tra tutto questo verde, e invece ancora niente! tutte le mattine vado lì a spostare le foglie con un dito, caccio il naso nel cespuglio per vedere se appare qualche pallina rossa ma devo aver preso una marca difettosa, chi lo sa? Si vedono solo delle ramificazioni rasoterra sotto le foglie, sono sì rosse ma lunghe e magre, non assomigliano per niente alle palline col codino che mi aspettavo. Chi siete voi? Cosa volete? Dove sono i miei rapanelli?
Non rispondono mai.
Il fatto è che faticano a impollinare. Non i rapanelli, si capisce, ma le altre piante, le melanzane per esempio, fanno un sacco di fiori ma pochissimi frutti. I pomodori lo stesso, o meglio, i due vasi piccoli sono belli pieni, ma il vaso grande continua a fare fiori che poi cadono e niente. Fa anche tante foglie e cresce in altezza, l'ho già tagliata due volte che non si deve far salire troppo, me l'hanno detto. Ho messo il concime, faccio quello che si deve. Non sono io, lo so. Sono le api che mancano. Avevo mazzi di fiori di fragole un mese fa, non hanno fatto nemmeno un frutto! L'anno scorso ne abbiamo mangiate, non dico a centinaia ma qualche decina sì.
Insomma, ho cominciato questo post con l'intenzione di bullarmi per il mio orto, beata me che ce l'ho, ma se mancano le api staremo qui a pettinare i rapanelli.