testata camel

E' una cosa che si sente dire, di quell'autore leggerei anche le liste della spesa: da una parte per sopravvalutare la creatività dello scrittore, dall'altra per sminuire il valore delle liste. Però sono entrambe semplificazioni, le liste della spesa possono dire molto di un personaggio, specialmente se è vissuto nel trecento, ma anche oggi fare le liste è un'arte.


Quando andavo in barca, e stavo dentro una scuola di vela, la mia lista della spesa veniva diffusa e copiata, aveva una sua autorevolezza: prima di partire per una crociera è meglio mettersi a bordo tutto quello che può servire nelle giuste quantità. Lo spazio è limitato, anche quando i soldi per il cibo non erano un problema (bei tempi) era necessario ottimizzare, non si può prendere tutto di tutto per non sbagliare. Così avevo messo a punto una lista "ideale" per un tot di persone per un tot di giorni, gli equipaggi salivano a bordo e trovavano la spesa già fatta, consegnata dal minimarket, e per i primi due tre giorni stavano a posto.
Recentemente mi è capitato di scoprire che le liste di controllo, possiamo dirlo anche all'americana check list, partite dalla cabina di pilotaggio degli aeroplani sono entrate di prepotenza in tutti i reparti, e non solo ospedalieri ma anche. Infatti nelle operazioni abituali tendiamo a dimenticarci dei pezzi, dico operazioni per dire lavori ma è proprio in sala operatoria che si sono visti i migliori benefici: le complicazioni sono diminuite in percentuali significative e si sono risparmiati anche i soldi per ricomprare i ferri dimenticati nelle pance. Insomma, le liste sono un'idea buona per tutto. Pure nella scrittura, difatti queste cose le han dette Annamaria Testa e Luisa Carrada, due professioniste che sanno quello che scrivono, per non parlare di Umberto Eco che ha la mania patologica delle liste, e come lui altri ma non vale, non è di questo che voglio parlare.
Una lista di controllo sulla narrativa sembra una bestemmia, ma invece forse no, forse si può condividere una check list sui racconti. Si può generalizzare, intendo, senza snaturare la potenza dell'originalità. Non sto parlando del controllo ortografico e grammaticale, che pure ci sta. Gli strumenti un po' ci aiutano, la rilettura anche. Di cosa parlo allora?
Eh, di cose vaghe, coerenza interne, concordanze, aggettivi...
I luoghi comuni, per esempio. Io li metto e poi li levo. Fanno parte del mio modo di pensare, la mia struttura mentale (oh, ma anche la tua eh) è costruita su certi stereotipi, sono la base delle associazioni, scorciatoie facilitatrici. Sono una specie di pilota automatico che mi fa risparmiare energie per andare da un posto all'altro della mia fantasia, mapperò non aggiungono niente in un testo, anzi tolgono. Quindi se dovessi preparare una check list sulla scrittura narrativa il controllo degli stereotipi lo metterei. Mi rendo conto che la definizione dello stereotipo è arbitraria, a parte quelli disgraziatamente usati dai giornalisti come un vero e proprio arsenale. Ciascuno ha i suoi, che sono anche in continua evoluzione. Però i più comuni sono anche i più famigerati, sono quelle accoppiate nome aggettivo che legano i denti come le nespole acerbe.
Ne facciamo una lista? Scrivi nei commenti che poi li aggiungo.

 

  1. un vero e proprio arsenale
  2. di Baricco leggerei anche la lista della spesa
  3. il sole che fa capolino<
  4. una manciata di (ore, minuti, case, tutto ciò insomma che non stia materialmente in una mano, tipo spiccioli, fagioli ecc...)
  5. un panorama mozzafiato (ci sono altri millemila aggettivi meno avari)
  6. perdutamente innamorato/a/i/e
  7. Ogni sostantivo aggettivato con vago/vaga/vaghe/vaghi.
  8. Detto ciò/ ad ogni buon conto / comunque / alla fine dei salmi.
  9. Ogni riferimento allo stato del Maine.
  10. Quant'è vero iddìo.
  11. Improbabile, epocale, plastico
  12. Settimana scorsa al posto di la settimana scorsa
  13. Piuttosto che anche nella versione esatta
  14. Mettere in cantiere (aarghhh)
  15. Silenzi assordanti
  16. I soffitti di murakami
  17. A palate
  18. Una pelle liscia come un'albicocca
  19. Tenere la penna dalla parte del manico
  20. Romanzo d'esordio (la parola esordio mi fa venire l'orticaria, non lo direi mai e poi mai. Chiedo scusa, ci sono altri ennemila modi per dirlo, a me non piace e basta)
  21. Ennemila
  22. Autore emergente
  23. Posizionarsi
  24. Un passo avanti
  25. Un passo indietro
  26. Traghettare aaaarghhhhh ...
  27. Là lontano sta abbaiando un cane
  28. Letteralmente
  29. Femminilità virginale
  30. La brezza leggera
  31. Il rosseggiare dell'alba o del tramonto
  32. Un tot di tot
  33. Alba livida
  34. Lacrime silenziose

Sul punto 8 sottolineato da Hombre pensavo di fare un post a parte "Detto ciò/ ad ogni buon conto / comunque / alla fine dei salmi" si tratta di quelle paroline che servono per prendere tempo intanto che si pensa quello che si deve dire, si fa nel parlato ma anche nei testi, come dunque, per cui, infatti e così via. Sono per lo più congiunzioni, parole senza significato proprio che si possono eliminare alla prima rilettura e il senso generale si manterrà intatto, come se non ci fossero mai state.

Hombre ne ha fatto un eds e ce li ha messi tutti: chi offre di più?

Dato che i numeri grossi son venuti fuori dai commenti li riporto tutti, e grazie a tutti quelli che hanno partecipato con contributi in natura e in denaro (scherzo).

AmicaMelusina il 25/02/14 alle 11:10 via WEB
- il sole che fa capolino (brrr)
- una manciata di (ore, minuti, case, tutto ciò insomma che non stia materialmente in una mano, tipo spiccioli, fagioli ecc)
- un panorama mozzafiato (ci sono altri millemila aggettivi meno avari)
- perdutamente innamorato/a/i/e
Andrei avanti all'infinito ma mi sta suonando il timer della pentola a pressione ;)

LaDonnaCamel il 25/02/14 alle 11:15 via WEB
grazie, ne avevo in mente un certo numero anch'io ma quando è il momento di mettersi a scrivere mi sfuggono come anguille ;-)

AmicoHombre il 25/02/14 alle 12:01 via WEB
Ogni sostantivo aggettivato con vago/vaga/vaghe/vaghi.
Detto ciò/ ad ogni buon conto / comunque / alla fine dei salmi.
Ogni riferimento allo stato del Maine.
Quant'è vero iddìo.

LaDonnaCamel il 25/02/14 alle 14:34 via WEB
Non ho capito lo stato del Maine, ma oggi sono tarda più di ieri e meno di domani

angela il 25/02/14 alle 12:35 via WEB
contribuisco con A)le parole che mi fanno rabbrividire ma non sono per nulla letterarie es aggettivi (a meno che l'accoppiata non sia originalissssssssima) improbabile, epocale, plastico B)nel parlato: settimana scorsa al posto di la settimana scorsa piuttosto che anche nella versione esatta C)modi di dire: mettere in cantiere (aarghhh) silenzi assordanti D) Personale antipatia cito una di murakami molto citata (ritrovata in più di un libro ma questa è da 1q84)che mi ha fatto un po' sobbalzare "Passò il resto della mattinata così, a guardare il soffitto. Non se la sentiva di fare nulla. L'unica soluzione era rimanersene lì a guardare in alto. Non che lassù ci fosse nulla di interessante. I soffitti non sono costruiti per intrattenere le persone." ma riscrivendola mi pare perfino accettabile se non buona...

LaDonnaCamel il 25/02/14 alle 14:35 via WEB
Grazie, prendo e porto a casa.

AmicaLillina il 25/02/14 alle 13:19 via WEB
È evidente che di espressioni che fanno arricciare il naso ce ne sono a palate (come vedete ne ho usata una. Ora il punto è sono sempre così orribili? Non credo.A volte il contesto del racconto, o semplicemente il tono potrebbe richiederne l'us. poi come naturale cercare di limarle e utilizzarle il meno possibile è un esercizio formativo e di crescita. Ieri sera ho apprezzato molto il discorso di Renzi al senato di un tono così inusuale e fuori contesto visto l'ambiente imbalsamato che ho gioito, e se Hombre o uno scrittore famoso mi inserisce in un racconto un "Cristo iddio" O " avere una pelle lscia come un albicocca" non arriccio il naso se tutto il resto mi cattura.

angela il 25/02/14 alle 14:11 via WEB
hai ragione dipende dal contesto

LaDonnaCamel il 25/02/14 alle 14:36 via WEB
Hai ragione certamente anche tu, hanno tutti ragione ;-)

LaDonnaCamel il 25/02/14 alle 14:47 via WEB
Però la pelle io sapevo come una pesca, l'albicocca è già meno banale

LaDonnaCamel il 25/02/14 alle 14:38 via WEB
Mea culpa: nel post precedente ho scritto che Angela sa tenere la penna dalla parte del manico, mi viene in mente che quando l'avevo detto al mio amico Alessio mi aveva risposto per forza dell'altra parte mi sporco tutto. Sono diabolica e persevero nel peccato.

syd_curtis il 28/02/14 alle 12:28 via WEB
Peccatrice! :-D

LaDonnaCamel il 28/02/14 alle 12:43 via WEB
Sì!

AmicaLillina il 25/02/14 alle 15:13 via WEB
hhahahaha Hai ragione è "pesca" Ma sono fusa, come sai sto coccinellando sono "sommersa fino al collo" da stoffe, conterie, colla a caldo, cartoni, tulle, aghi e filo tanto che a tratti faccio fatica anche a trovare me stessa figurati la frutta giusta :)

AmicoHombre il 25/02/14 alle 17:15 via WEB
Renzi ha appena aggettivato un sostantivo femminile con "plastica".

LaDonnaCamel il 25/02/14 alle 21:37 via WEB
Figa di plastica?

Angie il 26/02/14 alle 17:09 via WEB
Componiti!!!!

LaDonnaCamel il 26/02/14 alle 19:17 via WEB
:-P

AmicaMelusina il 25/02/14 alle 20:39 via WEB
Facciamo prima ad aprire un libro di Fabio Volo e li troviamo tutti.
Chi si offre? ;)

LaDonnaCamel il 25/02/14 alle 21:38 via WEB
Porno! Eppure lo sai che la mia mamma lo legge e non le dispiace neanche tanto?

AmicoHombre il 26/02/14 alle 09:56 via WEB
detto ciò anche "ennemila" mi sa. Sì ha avuto il suo momento di gloria, effimero, i suoi 15 minuti di warholiana memoria, ma poi è morta stramorta.

LaDonnaCamel il 26/02/14 alle 12:44 via WEB
ennemila l'ho usato qualche volta anche io, lo confesso, ma poche volte, di certo non ennemila! E poi non nei racconti ma vabbè, si può mettersi le dita nel naso solo in certi casi e in altri no?

AmicoHombre il 26/02/14 alle 14:59 via WEB
Fatto: Nespole acerbe.
Ah, non era un ediesse? Pacienza :)

LaDonnaCamel il 26/02/14 alle 16:25 via WEB
E invece sei rinato ediesse!

AmicoHombre il 26/02/14 alle 18:06 via WEB
Potresti darcelo anche a noi domani sera alle 18,30 il compitino... Hai visto mai che qualcuno possa partecipare da remoto. (Ok "da remoto" è terrified)

LaDonnaCamel il 26/02/14 alle 19:10 via WEB
Mia nonna faceva il passato remoto: ci metteva le verdure scadute molto tempo prima

angie il 27/02/14 alle 08:45 via WEB
voglio anche io il passatino della nonna...!!!! dunque, in buona sostanza, alla fine della fiera aarghhhh, virgolettato, travirgolette, sentite poche volte da sottoporre ad attenzione: una volta ho anche sentito una variante di posizionato o di paradigma che era "da questa postura" e mi pare lo stesso prof usò l'originale termine "condomizzato" (per dire censurato mica male) etc etc

syd_curtis il 28/02/14 alle 12:30 via WEB
Anche usare tre punti esclamativi fa abbastanza schifo, eh?

LaDonnaCamel il 28/02/14 alle 12:43 via WEB
Eh, rispondi a Calikanto invece :-P

Angela il 26/02/14 alle 16:46 via WEB
Autore emergente Posizionarsi Un passo avanti Un passo indietro Traghettare aaaarghhhhh ....

Marco Carnazzo il 27/02/14 alle 09:22 via WEB
L'uso improprio di "letteralmente" mi manda metaforicamente fuori di testa

LaDonnaCamel il 27/02/14 alle 14:53 via WEB
Ti manda letteralmente fuori di testa? (Abbasso gli avverbi in -mente, ora e sempre!)

Marco Carnazzo il 27/02/14 alle 09:23 via WEB
Da lontano sta abbaiando un cane (lo faceva notare un articolo su Internazionale e da quando l'ho letto lo ritrovo in tanti romanzi)

angie il 27/02/14 alle 10:08 via WEB
anche in gravity ah ah

Calikanto il 27/02/14 alle 11:18 via WEB
Grazia femminile, Femminilità, Virginale... e un po' tutto ciò che tende a infilare la donna in una teca...

LaDonnaCamel il 27/02/14 alle 14:54 via WEB
Be', però la grazia del mio cuore lo salverei, non tanto per Capossela ma per quell'altro là

Calikanto il 27/02/14 alle 21:54 via WEB
La parola grazia è pura grazia e non ho niente contro di lei. Io dicevo "grazia femminile" e compagnia bella

LaDonnaCamel il 27/02/14 alle 22:18 via WEB
Io volevo solo approfittare per fare una citazione doppia, siamo d'accordissimo!

Calikanto il 28/02/14 alle 09:14 via WEB
Capossela ovunque sia protetto, ma qual'è quell'altro là?

Bill Lee il 27/02/14 alle 11:58 via WEB
Hombre sei forte ma "alla fine dei salmi" mi mancava. si vede che è n'espressione da vecchi.

LaDonnaCamel il 27/02/14 alle 14:54 via WEB
Alla fine del salmì, amen

pendolante il 27/02/14 alle 16:27 via WEB
Una bella sfilza. Io sopporto poco la brezza leggera, il rosseggiare dell'alba o del tramonto, e i "tot" vari se non hanno il puntino e non stanno a fine lista (numerica). Ma se non chiudi i commenti al post te ne posso mettere un altro tot. Ops...

LaDonnaCamel il 27/02/14 alle 21:45 via WEB
No che non li chiudo i commenti. Non si può. Poi ne voglio un tot, no, ne voglio ennemila tot.

syd_curtis il 28/02/14 alle 12:27 via WEB
Oh, ma questo sta diventando il blog dei cagacazzo! Letteralmente, quant'è vero Iddio.

LaDonnaCamel il 28/02/14 alle 12:44 via WEB
Benvenuto nel club :-D

syd_curtis il 28/02/14 alle 12:48 via WEB
Non ho capito perché non ti piace romanzo d'esordio, qui siamo davvero alla paranoia. Bello comunque il tuo romanzo d'esordio. :-p

LaDonnaCamel il 28/02/14 alle 13:08 via WEB
Non lo so perché non mi piace e forse hai ragione tu, sono un po' paranoica e un po' quell'altra cosa. Preferisco dire il mio primo romanzo, mi sembra una parola da tirarsela indebitamente. Oh, son gusti.

LaDonnaCamel il 28/02/14 alle 13:58 via WEB
E' pomposo, ecco.

marcell_o il 08/03/14 alle 15:17 via WEB
io sono tentato di chiudere il libro nel momento in cui leggo "alba livida", "lacrime silenziose" e robe così, le ho trovate in millanta storie (non solo di cavalieri erranti)

LaDonnaCamel il 08/03/14 alle 16:07 via WEB
Giusto. Aggiunti alba livida e lacrime silenziose.

cristianaconlill2011 il 09/03/14 alle 15:04 via WEB
"COME DIRE...." Mo' lo scrivono pure! Cristiana

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