Accorpo due post, o due posts se si vuole usare il plurale inglese (deprecato, peraltro, quando si scrive in italiano) per aggiungere qualcosa alla funzione dello scrittore, o del frullatore o della sua versione post moderna: il robot da cucina. La prima citazione è di Bartelio, la seconda di Freud. I commenti seguono e la data è quella del primo post, 7 novembre 2008 ma edit 9 settembre 2017
Bartelio:
Se l'arte ha una sua dolente funzione, uso dolente perché mi pare un aggettivo adeguatamente a cazzo, se ce l'ha, dicevo, è proprio quando riesce a tirarti fuori dalle beghe e portarti da un'altra parte, in uno spazio tempo tutto tuo, in cui non ci sono cagacazzi e doveri, dove nessuno pontifica di istanze narratologiche e grammatica prescrittiva, dove si può scrivere e suonare a piacimento e parlare di acque fredde e gatte in calore senza che nessuno abbia qualcosa da ridire; e se ce l'ha, che si fotta. Vaffanculo. Esprimetevi un po' come cazzo vi pare, su che vi pare, purché mi facciate venir voglia di voltare la pagina successiva o di non premere il tasto stop. Ma forse la faccio troppo facile, non so.
Lo scrive Bartelio in questo post e io sottoscrivo, sono d'accordo, ti dò ragione Bartelio, e non solo perché oggi è il tuo compleanno, davvero: Bartelio è melio!:-)).